Lavoratori, Associazionismo e Solidarietà
Gli ultimi anni del 1800 hanno visto i Lavoratori italiani, sull'esempio di quelli olandesi e tedeschi, unirsi in Associazioni che avevano, a seconda delle loro funzioni, nomi diversi: "società operaie", "circoli", ecc., con l'intento di sviluppare attività educative e ricreative, fenomeni formativi e di svago, eventi sportivi e dibattiti.
Esse, però, non restarono inermi di fronte alle calamità "naturali" e agli incidenti sul lavoro organizzando gli aiuti a chi era colpito da un'alluvione, da un terremoto, da una frana; si progettava la ricostruzione delle case distrutte; si addestravano i gruppi di Volontariato antincendio.
Nel 1957, proprio dalla tradizione di queste Associazioni, nasce l'ARCI.
È da quegli stimoli di solidarietà che nel 1980, all'indomani del terremoto d'Irpinia, numerosi Volontari partirono da tutt'Italia, coordinati dall'ARCI, per le zone disastrate dell'avellinese, del napoletano, del potentino, del salernitano.
Non si trattò di un fatto nuovo, né lo furono le raccolte organizzate dai Circoli,i gemellaggi con le località terremotate, l'invio di animatori per l'infanzia e di operatori capaci di favorire la ricostruzione del tessuto democratico-associativo.
Ciò, infatti, era già avvenuto negli anni '50 in Polesine, come nel '66 a Firenze, ecc.
In occasione di tali eventi calamitosi la gente aveva trovato nelle strutture e nei gruppi dell'ARCI un valido riferimento per auto-organizzarsi e ciò si era evidenziato maggiormente laddove lo Stato si era dimostrato lontano dai veri bisogni della gente e teso, soprattutto, a normalizzare in senso burocratico la situazione.
Nascita della PROCIV-ARCI
1. PRESENTAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE PROCIV-ARCI
1.1 Note generali
Nel 1984 nasceva, federata all'ARCI Caccia, la PROCIV nella quale confluirono parti importanti di quella memoria storica, accanto a quelle provenienti dalle specifiche esperienze di chi si impegnava nella difesa dei boschi dagli incendi o contro i fitofarmaci, nella lotta contro le escavazioni abusive o per il recupero delle aree umide.
Nel 1986 l'Assemblea Nazionale dell'ARCI vede il superamento del patto federativo con l'ARCI Caccia e la fondazione della PROCIV-ARCI. La nuova Associazione di Volontari per la Protezione Civile inizia così un processo che s'intreccia strettamente con il delinearsi di una scelta sempre più chiara; prevenire i problemi piuttosto che affrontarli nel momento del soccorso.
Questa linea afferma (già dal 1984, ma ogni giorno di più) la necessità prioritaria di una "formazione" crescente di tutti coloro che operano in questo settore.
Formazione intesa non solo come progressiva acquisizione di abilità, capacità tecniche e comportamentali adeguate (attraverso esercitazioni, simulazioni, ecc.), ma soprattutto come momento formativo integrale della Persona di fronte ai piccoli e grandi rischi, dagli incidenti domestici a quelli stradali, da quelli in ambito scolastico o sul lavoro a quelli del gioco e nelle vacanze, dalle calamità naturali al rischio chimico nucleare e militare.
La PROCIV-ARCI vede, quindi, la necessità di una formazione, un processo educativo completo per bambini, adolescenti, adulti, anziani.
È impossibile, infatti, che un'azione formativa e preventiva sulle problematiche della società civile venga vista in termini isolati, separati dal contesto, specialistici.
Si deve far sì che tutti, senza distinzione di sesso e razza, possano partecipare attivamente a ciò che la PROCIV-ARCI ha definito come la cultura dell'autoprotezione. Questa è la capacità individuale e collettiva di prendere coscienza dei rischi e dei modi di fronteggiarli o di prevenirli. È l’approccio integrale a un problema che non si può ridurre solo a questioni tecniche, perché non si può prescindere dalla dimensione emotiva della Persona, ma anche dal comportamento.
In questi ultimi anni la PROCIV-ARCI è riuscita a essere presente in modo più capillare sul territorio nazionale, ed è intervenuta, in diverse situazioni, a sostegno delle Popolazioni colpite da calamità naturali.
1.2 Dimensione e diffusione nazionale
L’associazione è composta dalle strutture di base, quali le associazioni locali, e da strutture di Coordinamento Provinciali e Regionali. Occorre precisare che tutti i responsabili sono eletti democraticamente dalle rispettive Assemblee.
1.3 Capacità tecnico operativa
Oltre ai consueti, ma pur sempre tragici, interventi in ambito locale (ricerca persone scomparse, incendi boschivi, e altre emergenze) i Volontari PROCIV-ARCI sono stati massicciamente presenti in occasioni di eventi di carattere nazionale ed internazionale.
L’attività durante le macro emergenze è finalizzata soprattutto ai seguenti obiettivi:
- Creazione e gestione di Campi di Ammassamento (vedi emergenza Sisma Umbria e Sisma Molise),
- Campo di Ammassamento e di Accoglienza (vedi Sisma Abruzzo 2009, sisma Emilia Romagna del 2012),
- Assistenza alla popolazione con cucine montate e tensostrutture atte all’ospitalità ludo-ricreativa degli sfollati (vedi Sisma Centro Italia 2016)
È consolidata in PROCIV-ARCI un’attività operativa e particolarmente apprezzata dai cittadini soccorsi. Si pensi all’emergenza Abruzzo 2009, quando la PROCIV-ARCI ha impiegato un totale di 1286 volontari. Oppure si pensi all’emergenza Emilia Romagna 2012, dove i volontari sono stati 920. Per il sisma Centro Italia i volontari impiegati sono stati 422.
1.4 Strutturazione Organizzativa
La PROCIV-ARCI è dotata di un apposito “Settore Emergenze Nazionali” che, in caso di emergenza nazionale, agisce come Organo di Gestione dell’emergenza: mobilita, dispiega e coordina il personale, i mezzi e le attrezzature dei ai gruppi affiliati PROCIV-ARCI.
A livello locale la struttura dell’associazione PROCIV-ARCI permette di dare una risposta operativa rapidissima alle emergenze di tipo A e B, in quanto nel processo decisionale vengono coinvolte dalle autorità di protezione civile direttamente i responsabili locali (di associazione, Provinciali e/o Regionali), che in maniera autonoma possono intervenire con le risorse locali, dandone immediata comunicazione alla Direzione Nazionale – Settore Emergenze.
Da tener presente che tutta la disponibilità in termini di personale, mezzi e attrezzature della PROCIV-ARCI costituisce parte integrante del presente progetto. E così come avvenuto in occasione dell’emergenza Abruzzo e Emilia Romagna e Centro Italia, saranno impiegate nella gestione dell’area di accoglienza e per il superamento dell’emergenza.
1.5 Struttura organizzativa della risposta nazionale alle emergenze di tipo C
1.6 Capacità specifica in particolari settori di rilevante interesse strategico del Dipartimento della Protezione Civile
Soprattutto negli ultimi anni, la PROCIV-ARCI (a tutti i livelli) ha investito nella formazione dei volontari. Questo ha permesso di rispondere in maniera adeguata a tutte le esigenze operative che si sono presentate.
Questo è stato ampiamente dimostrato, particolarmente durante le emergenze "Abruzzo 2009”, “Emilia Romagna 2012” e “Centro Italia 2016 " dove sono state impiegate tutte le varie specializzazioni presenti all’interno dell’Associazione (Capi Campo, addetti di segreteria, logisti, cuochi, animatori, medici e infermieri, supporto psicologico ecc.).
Nei sismi Abruzzo e Emilia Romagna essendo state emergenze di lungo periodo, i volontari che hanno partecipato hanno avuto modo di confrontarsi e perfezionare le tecniche con il risultato di rafforzare le varie professionalità.
Pertanto, in caso di emergenza, la capacità specifica della PROCIV-ARCI è avere la possibilità di poter dare un’adeguata assistenza alla popolazione colpita. Tutto ciò è direttamente proporzionale alla capacità che l’Associazione Nazionale ha di far fronte a varie problematiche di carattere logistico-organizzativo che si evidenziano nel lungo periodo: turnazione dei volontari specializzati, disponibilità di mezzi operativi e di trasporto.
1.7 Prospettive future della PROCIV-ARCI
Come detto, negli ultimi anni, la PROCIV-ARCI ha investito nella formazione. Il che è soltanto l’inizio di un percorso di valorizzazione dei nostri volontari. Vogliamo incentivare le competenze che ognuno di noi ha, condividendole per il bene della collettività.
Inoltre la volontà di crescita della PROCIV-ARCI ci spinge sempre più a rimanere aggiornati dal un punto di vista tecnologico, logistico-operativo e della Sicurezza e Salute dei Volontari.
2. SISMA CENTRO ITALIA
2.1 Il nostro intervento
La Colonna Mobile della PROCIV-ARCI è stata attivata per poter far fronte all’assistenza della Popolazione e siamo riusciti a portare il nostro contributo nelle seguenti località:
- Castelraimondo
- San Paolo Camerino
- Caccamo Comune di Serrapetrona
- Le Mosse Camerino
- Porto Sant'Elpidio
- Tolentino
- Force
- Amandola